lunedì 1 aprile 2013

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Saranno famosi? Oggi Luciano racconta... Angelo Merlini.

Angelo Merlini 
(Manerbio (BS), 13/02/1998, difensore - squadra Giovanissimi Nazionali)


Se si rileggono le formazioni inizali delle tre partite che la Nazionale U15 ha disputato brillantemente contro Russia, Scozia e Germania nel marzo scorso a Pordenone (Torneo quadrangolare De Marchi), si troverà sempre il nome di un solo giocatore interista: il centrale difensivo Angelo Merlini.
Spezzoni di partita ha giocato anche Piscopo, con buoni risultati.
Ma il dato è piuttosto preoccupante, perché l'Inter era abituata a dominare in categoria e ad avere, di conseguenza parecchi rappresentanti in questa selezione.
Per la verità anche in questa stagione diversi nostri giocatori sono stati convocati a più riprese: da Pissardo a Mattioli e Granziera; da Donnarumma a Vago.
Per non parlare di Taufer, che è stato promosso direttamente alla nazionale superiore.
Resta il fatto che la presenza di un solo nostro esponente tra i titolari della selezione è un dato pittosto deludente.
Al ritorno da quella bella esperienza, ho pensato di far conoscere meglio agli amici di Interista sempre questo giovane centrale bresciano che ha iniziato una carriera azzurra, prevedibilmente ricca di ulteriori notevoli soddisfazioni.
Magari insieme ad altri compagni che dovrebbero presto rientrare nei ranghi della Nazionale.

Merlo (è questo l'abbreviativo con cui tutti lo chiamano, a Interello), partiamo proprio dalla Nazionale: che cosa hai provato al momento delle prime convocazioni e soprattutto al momento della conferma per un torneo così importante?
Certamente una grande emozione e poi l'orgoglio di essere partito titolare e aver giocato praticamente tutte le partite, fino all'infortunio, nel finale della partita con i tedeschi,  di cui puoi vedere le conseguenze. (Merlo ha un vistoso cerotto che gli percorre il viso verticalmente e mi ha mostrato le foto, davvero impressionanti della ferita)

Di cosa si è trattato? Di una gomitata?
No, è stato un normale infortunio di gioco; siamo saltati entrambi a contenderci un pallone alto e lo scontro è stato molto violento. Come vedi io ho avuto la peggio...

Mi spiace molto, ma torniamo alla nazionale. Quante sono le tue presenze complessive?
Cinque presenze in partite ufficiali e poi naturalmente diverse convocazioni.

Come hai trovato l'ambiente delle nazionali?
Bellissimo, sereno, accogliente e professionale. Molti dei ragazzi li conoscevo per averli affrontati più volte in campionato o nei tornei. E poi spero sempre che, oltre a Piscopo, mi raggiungano altri compagni dell'Inter.

Avete disputato uno splendido torneo, quali sono state le reazioni soprattutto dopo la prestiosa vittoria sui giovani tedeschi?
Purtroppo io ero in ospedale e non mi è stato possibile partecipare all'esplosione di entusiasmo, che comunque immagino con facilità.
In particolare mi hanno detto che la soddisfazione di dirigenti e tecnici era davvero grande.

Che cosa puoi dirci sulla Nazionale e sulle partite del torneo?
Il gruppo è sicuramente molto forte, compatto e di alto livello. Siamo arrivati secondi, proprio dietro la Germania da noi sconfitta. Ma abbiamo avuto molta sfortuna; contro i russi abbiamo pareggiato dopo aver sprecato un gran numero di occasioni e anche contro gli scozzesi avremmo potuto andar oltre il pari.

Che impressioni hai tratto da queste nazionali straniere?
Sinceramente dalla Russia e dalla Germania mi aspettavo di più. Soprattutto i russi hanno giocato in modo difensivo senza neppure tentare contropiedi manovrati.
Il loro portiere, poi premiato, ha compiuto davvero una serie di parate incredibili.
Per il resto si sono limitati a provare lanci lunghi, dalla difesa. Ma anche i tedeschi erano inferiori a noi, come dimostra il risultato e so che proprio questa vittoria ha inorgoglito in modo particolare i dirigenti, per via di una tradizione non proprio favorevole.
I più ostici sono stati invece gli scozzesi, che non hanno grande tecnica, ma un ritmo impressionante e molta determinazione.

Dopo queste se pur limitate esperienze, ti senti di esprimere un parere sulla presunta inferiorità dei nostri metodi di preparazione e formazione, rispetto a quelli di  altri Paesi?
Non credo proprio che esista questa inferiorità. Ci sono annate che sfornano grandi giocatori  e altre meno felici. La Germania, che tutti additano come modello, l'abbiamo dominata.

Lasciamo l'argomento nazionale e veniamo alla tua storia di giovane calciatore...
Sono di Orzinuovi, in provincia di Brescia, e ho cominciato a giocare a pallone a quattro o cinque anni, nella squadra della mia città.

Come ti è nata la passione per il calcio?
In modo naturale, in famiglia siamo tutti appassionati e tutti tifosi interisti.

Una famiglia sana, dunque... ma continua a raccontarti
Negli anni successivi mi sono alternato tra campionati nell'Orzinuovi e 2 annate alla Voluntas Brescia, prestigiosa società dilettantistica.

Fino a che...
Mi ha notato un osservatore dell'Inter, il signor Tironi, che nel giugno 2009 mi ha invitato a fare un provino all'Enotria.
Erano presenti diversi dirigenti, tra i quali Pierluigi Casiraghi e devo averli bene impressionati, perchè dal settembre 2009 sono stato aggregato all'Inter, categoria esordienti.

Da quel momento hai percorso tutta la trafila.
Sì, nel 2009-10 negli esordineti con Ravera; nel 2010-11 i regionali B con Bellinzaghi; quindi i regionali con Mandelli  e quest'anno i giovanissimi nazionali con mister Cauet.

Hai avuto problemi di ambientamento, all'Inter?
No, con quelli che già erano in  squadra ho legato subito e soprattutto essendoci alcuni nuovi nelle mie stesse condizioni, ci siamo incoraggiati reciprocamente.

Quale consideri l'allenatore del passato che ha maggiormente influito sulla tua crescita?.
E' evidente che tutti hanno dato un contributo importante. Se proprio fossi costretto a fare un nome direi Bellinzaghi.

Ritieni più utlie dal punto di vista formativo, il cambio annuale degli allenatori, o la continuità assicurata da un allenatore che segue la squadra nel tempo?
Ci sono dei pro e dei contro in entrambe le scelte. Forse la soluzione migliore sarebbe impostare cicli biennali. Nella prima stagione l'allenatore conosce la squadra e le potenzialità dei singoli; nella seconda riesce a ottenere quelli che sono i suoi obiettivi, individuali e di gruppo.

Veniamo ai nostri giovanissimi di questa stagione: sino ad ora il percorso è stato piuttosto deludente, per una squadra abituata a dominare ovunque: fuori dai principali tornei, solo seconda in classifica, soprattutto due sconfitte brucianti nei derby...
Non c'è dubbio che anche noi ci aspettavamo qualcosa di più.
So che da fuori c'è chi ritiene che ci siano anche responsabilità del mister, ma sinceramente non credo.
Il fatto è che proprio per le facili vittorie del passato, troppo spesso siamo entrati in campo convinti di farcela facilmente, senza la necessaria determinazione.
A questo si devono aggiungere fattori oggettivi, come la perdita per gravi infortuni di entrambe le punte centrali e la questione dell'inserimento di diversi nuovi. Si sa che quando arrivi all'Inter trovi problemi diversi da quelli che vivevi in piccole società.
In ogni caso, anche la squadra di quest'anno è forte e credo che lo dimostreremo.

Ma siete così inferiori al Milan?.
No. Nonostante i risultati degli scontri diretti, lo escludo. Tecnicamente non siamo secondi a nessuno. Loro sono più deteminati e hanno un po' più di fisicità.
Noi non siamo ancora abbastanza maturi da trovare autonomamente le motivazioni per dare il massimo.
Ma all'andata è stata una partita particolare, su un campo orribile, persa nei minuti di recupero. Nel ritorno ha pesato l'assenza delle punte centrali - a Bradich si era aggiunto Justice - e l'aver sbagliato qualche occasione per rimettere la partita sul binario giusto.

Se dovessimo incontrarli di nuovo nelle fasi finali?.
Sarebbe una partita apertissima.

Anche se loro dovessero schierare Mastour?
Mastour è un giocatore molto forte,  ma nemmeno lui è immarcabile. Si può riuscire a fermarlo, con l'anticipo, cercando di non dargli spazio.

Parliamo delle tue caratteristiche tecniche...
Sono abbastanza forte di testa e uso di preferenza il piede destro, ma mi arrangio anche col sinistro, e in questo continuo a esercitarmi.

Per questo, da quando è arrivato Mattioli giochi quasi sempre a sinistra?
Sì e non è proprio un problema.

Quali sono i tuoi punti forza e i limiti sui quali stai lavorando?
Credo che un punto di forza sia la buona fisicità e anche una tecnica non disprezzabile. Gli aspetti  da migliorare sono sempre la tecnica, come ho detto e soprattutto lo scatto breve, la reattività. Sulla progressione poi recupero, ma è chiaro che devo sveltirmi. E ci lavoro.

Per concludere con li tuoi pari età, qual è il giocatore nerazzurro che a tuo parere ha la possibilità di fare una carriera più brillante?
Be', senza nulla togliere agli altri, credo proprio che Mel sia un predestinato.

E se tu potessi scegliere  un giocatore della nazionale da portare all'Inter?
In questo momento Cutrone, che è molto forte mentre noi per gli infortuni ricordati siamo carenti nel ruolo. Gli altri attaccanti nostri sono tutti molto forti, ma forse nessuno è prima punta. Poi mi sembrano molto buoni anche Locatelli del Milan e Conti della juve.

E Llamas: a me piace moltissimo...
Llamas? È davvero molto forte  in fase offensiva, ma nel difendere non è impeccabile.  Si può sorprendere.

Quali sono le tue ambizioni calcistiche, Dove vorresti  arrivare?
Giocare in serie A, meglio se nell'Inter, sarebbe bellissimo. Però, mi piacerebbe anche giocare in Premier, per i difensori penso sia il campionato più favorevole.

Non è che stai pensando a una fuga futura in Inghilterra, per tornare poi con la maglia sbagliata? Sai, circolano voci che tu abbia un procuratore non proprio gradito negli ambienti interisti...
No, tranquillo, non ho questa intenzione e soprattutto non ho un procuratore. Sto parlando un po' con tutti, almeno tre mi sono parecchio vicini, ma sceglierò con calma.

Parliamo un po' del calcio dei grandi: qual è il giocatore dell'Inter che ti piace di più?
Sicuramente Palacio, che regge quasi da solo l'attacco e ha una media realizzativa incredibile.

Quale invece il giocatore a cui ti ispiri, che ti proponi come  modello?
Oggi sicuramente Thiago Silva. Prima mi piaceva molto Rio Ferdinand. Ma naturalmente io cerco di sviluppare le mie caratteristiche, senza pensare ai modelli.

Che ne pensi invece dei nostri centrali?
Juan è forte e può progredire, anche se ha saltato le vacanze e ora si vede un po' di stanchezza.
Ranocchia è bravo nell'anticipo, di testa e tecnicamente, per raggiungere il top secondo me dovrebbe migliorare un po' nella rapidità.

Quale ritieni che sia oggi i miglior giocatore al mondo?
Non possono esserci dubbi su Messi, anche se quello più forte come testa è Xavi.

E il miglior allenatore al mondo?
Assolutamente Mou: quello che ha fatto nell'anno del triplete non ha eguali.

Preferisci il gioco fondato su possesso palla insistito, con difesa alta, fuorigioco esasperato  o il gioco fondato su una difesa solida e rapide verticalizzazioni?
Dipende dai giocatori di cui disponi, ma in genrale il secondo tipo di gioco mi sembra meno noioso e più efficace. (ndr: vedo che tanti giovani dell'Inter la pensano come me. Io non ho influenzato le risposte, eh...)

Veniamo ora a qualche questione di tipo personale: come rieci a conciliare le fatiche del calcio e gli impegni scolastici?.
Frequento  la prima geometra, non vado benissimo, un po' anche per colpa mia, ma uscire al mattino prima delle otto e mangiare un panino in macchina alle due, allenarmi e tornare a casa alle 20.30 è molto dura.

Conosco per esperienza personale la situazione: torni a casa la sera stanco morto e affamato. Inevitabilmente ti abbuffi per recuperare le energie spese e  poi trovare la voglia e la forza di studiare è difficile.
Sicuramente. Anche per questo spero il prossimo anno di venire a stare in pensionato.

Pensi di non sentire la nostalgia di casa? Mel per esempio mi ha espresso il desiderio di tornare in famiglia. Dipende dai caratteri, alcuni incontrano qualche problema in più...
Un po' di nostalgia ci sarà, ma d'altra parte se fai delle scelte per provare a inseguire un tuo progetto di vita devi anche sapere che c'è un prezzo da pagare. E poi non si tratta di una cosa così grave: abito a un'ora di macchina, le occasioni per tornare a casa non mancheranno e comunque i miei genitori mi seguiranno costantemente.

Luciano Da Vite 

Nella foto (Inter.it) Angelo Merlini, ragazzo serio e maturo, come dimostra questo colloquio informale. Calcisticamente ha fisico,  buona tecnica,  testa. L'unico problema è che sappia tenere lontane le... cattive compagnie.
Che bello sarebbe un giorno gridargli a San Siro, mentre indossa la maglia giusta, “Bravo Merlo!”.

31 commenti:

Chris ha detto...

@ Al

Mugni e Martinez sono altri due talentini giovani potenziali campioni. come saprai, in Argentina si fa presto a dire "il nuovo Maradona", e magari finoscono per essere "il nuovo D'Alessandro".
Mugni lo conosco meglio perchè l'ho visto più volte, ultimamente è in fase leggermente calante, in questo Final raramente ha giocato 90' e spesso è partito dalla panchina. però il talento e le prospettive ci sono, poi ovviamente vale anche per lui il solito discorso del "chissà che ne sarà".
stesso discorso per Martinez, anche se lui l'ho visto meno giocare, però ne hanno parlato bene, anche troppo, visto che hanno addirittura parlato di reincarnazione di Messi.
se non sbaglio il suo procuratore è lo stesso del nostro Alvarez (e di Pastore, tra gli altri), questo però non vuol dire niente, è solo per la cronaca.
Botta...perchè non ho parlato di Botta? bè, tu mi hai chiesto i giocatori più interessanti... :D
scherzi a parte, Botta non mi ha mai colpito, e tra l'altro tutti quelli che l'hanno visto dicono la stessa cosa, come te. diciamo che è un Alvarez più veloce. se l'hanno preso però un motivo ci sarà. come prima cosa il fatto che è costato 0, e questa è un ottima cosa. aldilà del valore del ragazzo, avendolo preso a 0 cmq vada difficilmente ci perdi in futuro, anzi, paradossalmente se l'Inter lo vorrebbe vendere subito ci farebbe subito una plusvalenza. quindi sono favorevole al suo acquisto, anche se ho detto che il ragazzo non mi fa impazzire. poi magari l'hanno preso anche per fare un favore al procuratore Hidalgo, che è lo stesso di Milito e di altri, tipo Lisandro Lopez. diciamo che se nei prossimi mesi dovesse arrivare un giocatore di Hidalgo, non mi stupirei.
tra l'altro, a proposito di Milito, oggi il DS del Racing ha detto che ci sono già stati contatti per riportare fin da giugno il Principe in Argentina.

luciano ha detto...

I 2000 hanno vinto il torneo internazionale di margine Copertino, prevalendo nella finale per 1-0 cgol di Pennati.
Qualche volta ci azzecco anch'io con le squadre forti....

Everybody Hertz ha detto...

@Chris:

Davvero gentilissimo. Ho visto Martinez una sola volta e devo dire che la sua tecnica, soprattutto in corsa, è sorprendente ma temo che il fisico non sia adatto al calcio europeo. Mugni mi sembra più solido ma con meno guizzi (sono pure due profili diversi, per la verità) però ha il vantaggio di essere comunitario. Stavo cercando informazioni sullo stato del suo contratto e alcuni siti riportano dell'interesse di Catania, Milan e juve. Su Botta: alla fine sono curioso di vederlo all'opera.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

@Luciano:

A questo punto la prossima intervista tocca a Merola o un 2000 a scelta.

AL82

luciano ha detto...

Tra l'altro Merola è stato capocannoniere del torneo e Rizzo miglior terzino sinistro

sergio ha detto...

sa Luciano, un intervista a Bonazzoli è programmata? Nel frattempo, c'è un giornalista da 4 soldi come sconcerti che deve sempre sparare su strama e società. Non se ne può più, sembra quasi peggio di Criscitiello..

luciano ha detto...

Bonazzoli me l'ha promessa da tempo. Ma non si trova mai l'occasione.
Sconcerti, Criscitiello, Varriale e tanti altri: se li conosci, li eviti.
Io li conosco.

Paolo Grasso ha detto...

Comunque non voglio fare polemica, ma contro la juve si sono palesati due fatti:
che rocchi da noi non credo sarà mai utile, e che livaja al suo posto avrebbe fatto meglio;
che alvarez deve essere ceduto in ogni modo possibile, perchè da noi ha fallito quasi tutte le occasioni;
che in questa situazione coutinho avrebbe continuato a giocare poco cosi come la prima parte di stagione, perchè strama gli avrebbe preferito sempre cassano, e che (mia opinione) il brasiliano sta facendo meglio in inghilterra perchè (per i match che ho potuto vedere) le squadre giocano per lo più a viso aperto e ci sono più spazi a disposizione;
che strama spesso spreca un tempo;
che kovacic ha bisogno di essere slegato da compiti difensivi per scatenare tutto il suo potenziale;
Che il guaro deve giocare piu per la squadra, visto che la maggior parte dei pericoli li crea con azioni personali;
che palacio ha superato ogni aspettativa;
che sarebbe bello, una volta vedere un cc cambiasso kuzmanovic kovacic, con guaro avanzato.

E' sempre facile parlare col senno di poi, ma questa è, secondo me, un modo oggettivo di vedere le cose.

luciano ha detto...

Paolo: sui primi tre punti, credo non sipossa dissentire in alcun modo.
Sul quarto non sono d'accordo e nel post del dopo partita ho cercato di spiegare perché.
Su Kovacic sono d'accordo, ma dico che può essere scongelato da compiti difensivi anche giocando da play basso. Purché abbia al suo fianco due mediani completi. Ho visto Pirlo spesso nelle vicinanze della nostra area, per esempio.
Sul guaro il problema è sicuramente quello che dici: bisogna vedere però se c'è una soluzione.
L'ultimo punto è il più complesso, perché comunque il 4 rombo due se i tre davnati non tornano o non tornano tempestivamente lascia scoperta le fasce. E il guaro da trequartista è più una punta che parte da lontano, che un suggeritore. Il suggeritore in realtà è cassano. ma questo crea un equivoco tecnico (mancanza di una punta vera) e tattico

Paolo Grasso ha detto...

Si scusami Luciano ma non ho potuto leggere con attenzione il tuo post, perchè durante le vacanze ho cercato di staccare da università e pc :D.
Però in particolare sul primo tempo, mi riferivo al fatto che magari alvarez ad esempio si poteva sostituire ben prima del ventesimo, o che kovacic tenuto legato davanti l'area ha fatto una partita appena sufficiente, mentre più libero ha creato molto, ed ha dato qualità all'azione.
Il mio grande timore sul guaro è quello, anche perchè in più da un'anno da noi, il suo modo di giocare non è cambiato di una virgola: gli uno-due, gli scambi veloci, i passaggi filtranti avvengono troppo raramente rispetto alle azioni personali del guaro, che in un contesto di gioco organizzato, perchè fondamentalmente anarchico.

Sull'ultimo punto sare favorevole anche al cuchu dietro le punte con gargano kuzamanovic kovacic dietro, soluzione con la quale avremmo pressing ed inserimenti ficcanti del cuchu, che ha anche un piede delicato.

luciano ha detto...

Eh, Paolo, anch'io ho pensato al Cuchu dietro le punte: lui sa dare la palla di prima, e ha anche i tempi per inserirsi. Ma per quest'anno qualunque soluzione è accettabile. Il problema è che non si può partire il prossimo anno con gli stessi equivoci: o si gioca con tre punte (e allora tutte e tre devono avere determinate caratteristiche), oppure si gioca col trequartista (e deve essere uno che sappia far gioco e dare una mano, magari anche inserirsi o tirare da fuori: ma davanti deve avere due punte una forte prima punta e una seconda. ma tutti e tre gli attaccanti devono muoversi in sincronia con la squadra. In mezzo dobbiamo avere un regista e due mediani completi (corsa, tecnica e capacità di giocare con gli altri)

Dove siamo messi meglio, in fondo, è dietro. Perché se protetti da una squadra compatta penso che i difensori (compresi i nuovi, Peruzzi o chi per Lui, Campagnaro, Andreolli) se la caveranno.
Non bastano i giocatori buoni, devono essere anche giocatori che si completino.

vedrei con interesse un attacco con Sanchez Icardi Palacio e un centrocampo con Duncan Kovacic Paulinho: non vinceremmo, certo, ma avremmo una buona squadra con un po' di prospettiva.

Karlito ha detto...

Mi sembra di cogliere una sfiducia generale verso Cassano. Mi permetto di difenderlo, essendo uno dei giocatori più forti del mondo, faccio fatica a trovare giocatori più tecnici di lui, dotati al tempo steso di genialità ed inventiva.
Vabbè non difende, e allora che si costruisca la squadra intorno a lui. Non credo sia l'unico attaccante al mondo che non difende.
E' uno di quei giocatori che per qualche ragione vengono attaccati come se fossero degli assassini o cose del genere.
Spero vivamente che Cassano resti anche la prossima stagione.

luciano ha detto...

Guarda, karlito, che Cassano sia un fenomeno non ci sono dubbi. Se avesse avuto un'altra testa sarebbe stato da pallone d'oro.
Però bisogna uscire dall'equivoco: se si decide di puntare su di lui bisogna costruirgli la squadra attorno. Una prima punta fortissima anche fisicamente, due esterni che tornano, dei mediani potenti e che corrono. Con lui non ci possono essere altre mezze punte, tre quartisti, seconde punte, ecc. perché nessuna squadra reggerebbe con lui questa tipologia di giocatori.
Questa è la mia impressione e sono un ammiratore di cassano Non riesco a immaginare cosa sarebbe stata la nostra stagione senza di lui.

Unknown ha detto...

Bel post. Il ragazzo sembra proprio intelligente. Infatti mi ha colpito la sua idea sui cicli biennali. Come la vedi Luciano?

Chris ha detto...

Cassano sta facendo una grandissima stagione, da 8, se non più. purtroppo in molti si fanno condizionare da quella "cassanata" recente, ma ricordate che fino a lì si parlava di un rinnovo quasi fatto.
detto questo, pesa l'età che ha. 31 anni non sono moltissimi, ma nemmeno pochi. mi piacerebbe che facesse ancora parte del nostro reparto offensivo, ma come prima riserva, come doveva essere quest'anno (doveva essere Wes-Palacio e Milito davanti come titolari). cosi si può gestire anche la mobilità che, per forza di cose, non può essere notevole.
ma, essendo avanti con l'età, si decidesse di finire qui il rapporto per prendere un Sanchez, bè, sarei ancor più contento.
poi se mi fanno un reparto attaccanti cosi: Palacio-Cassano-Milito-Icardi-Sanchez, sarebbe il massimo per me.

Chris ha detto...

intanto pare che ci siamo inseriti nella corsa per Zaza. ci sono già milan, juve e napoli, quindi è durissima, e magari è una tattica (qella di far uscire false notizie sull'interessamento dell'Inter) usata dall samp per far smuovere le altre squadra, però è anche vero che con la samp c'è già un discorso aperto (e forse già addirittura chiuso) per Icardi e pare che noi saremmo disponibili a lasciare Zaza ancora un anno a Genova in prestito, per poi farlo arrivare nel 2014. quindi tutto sommato qualche piccola possibilità ci potrebbe essere.
detto questo, sognando per un attimo, magari tra 2/3 d'anni potremmo avere un super attacco Icardi-Sanchez-Zaza-Longo-Livaja, a patto che i nostri giovani rispettino le aspettative.

carlo ha detto...

Cassano: parere personale, credo sia una tassa troppo alta da pagare per noi, in questa stagione.
La sua mancanza di mobilità ha condizionato tutta la squadra: palacio ha dovuto correre per due (trovandosi sovente con poca lucidità nei momenti decisivi), abbiamo dovuto alcune volte accantonare guarin per non creare troppi squilibri (anche per sua ingenuità calcistica), abbiamo tolto tanto spazio a coutinho.
Coi piedi un genio, ma non basta. Non è bastato neppure all'ultimo ronaldinho. Ecco, forse dovrebbe terminare la carriera in brasile.

luciano ha detto...

Ecco un link con il commento sul torneo di margine Coperta vinto dai nostri 2000

http://www.valdinievoleoggi.com/a28566-per-il-terzo-anno-va-all-inter-il-brizzi-pisani.html

luciano ha detto...

Sulla questione Cassano, secondo me hanno ragione sia i sostenitori entusiasti sia quelli più tiepidi.
Giocatori come Cassano, dal punto di vista tecnico non ce ne sono in giro, ma è anche vero che la sua presenza condiziona tutta la squadra, ne determina necessariamente tutte le altre scelte.
Come ho detto, senza di lui quest'anno non so come saremmo finiti.
Però se vuoi vincere devi fare altre scelte, o quanto meno Cassano non deve essere l'uomo squadra, ma un'alternativa, da impiegare in circostanze particolari.
Sono sincero: invidio molto la situazione del Milan.
Perché i rossoneri hanno due tra i primi 5 attaccanti al mondo (è una opinione soggettiva, ovvio) e che lo saranno per i prossimi 10 anni.
Dietro hanno un centrocampo ben assortito, che unisce uomini di forza (Boateng) a gente che ha il calcio nel sangue e nel cervello (Montolivo).
In fascia hanno un 21enne che è stabilmente in nazionale.
Arriveranno di sicuro in prima squadra, oltre a Nyang, Cristante e, non da titolare, Petagna.
L'ossatura della squadra è pronta e destinata a durare.
Basterà inserire un grande centrale difensivo, forse un portiere e saranno ai vertici per molto tempo. Potendo così dedicarsi alla "raccolta" dei giovani più interessanti tra quelli non ancora pronti, da aspettare.
Ma il vero capitale è costituito dalle due punte: fortissime entrambe e ben amalgamate (almeno tecnicamente, se non caratterialmente): entrambe molto tecniche e veloci: una più potente e una più agile. Quando hai fatto questo, poi bastano uno con i piedi buoni e 7 che corrono per avere una squadra molto forte.
C'è un'altra strada, ma è più difficile da percorrere. Quella della juve, priva di grandissimi attaccanti, ma con 11 (o 15) uomini fortissimi e assatanati.
Questa strada noi non la possiamo percorrere per ovvi motivi.
Meglio attenersi attenersi al principio di costruire un complesso razionale.e
Creare cioè un complesso atleticamente forte o almeno equilibrato, che non sia pieno di "nani e ballerine".
Quando avremo due punte paragonabili a quelle del Milan e dietro, oltre a Kovacic, sette giocatori potenti, magari alti, dotati di corsa con piedi abbastanza educati, saremo competitivi.
Oltre a Icardi, serve un centravanti come Zaza o Damiao (nessuno dei due mi entusiasma, per il momento, mi limito a indicare la tipologia del giocatore che comunque deve essere un top). Altrimenti saremo sempre dietro al Milan.
Quanto agli altri ruoli, Paulinho andrebbe bene, Fischer andrebbe bene. Halilovic (per continuare a parlare dei nomi che si fanno) sarebbe un colpo eccezionale tecnicamente, ma da valutare in relazione al contesto. Gli altri dovrebbero essere tutti da 9 tecnicamente e almeno da sette atleticamente, oppure da sette tecnicamente ma da nove atleticamente.
Solo a queste condizioni avremo una squadra che assicuri continuità di risultati. Ce la possiamo permettere? Quali dei giocatori attuali possono contribuire alla costruzione di questo edificio? Ecco una bella domanda, secondo me.
Se poi invece fossimo nella necessità di completare la squadra con i Gargano, i Pereira, i Mudi, gli Schelotto (alcuni potrebbero essere discreti complementi, al massimo), be' un interista non avrebbe altra scelta che sostenere questi giocatori e sperare che facciano del loro meglio, fino all'arrivo di tempi migliori.
Naturalmente un'opinione "costruttiva" l'avrei. Ma è un'opinione da frequentatore di bar.
Perché nella realtà bisogna tener conto delle disponibilità finanziarie e della situazione del mercato.

Karlito ha detto...

Sugli attaccanti sono d'accordo con Luciano.
CASSANO
E' un top player, l'unico vero da big oltre a Milito che però ormai appartiene alla storia.
BALOTELLI
E' uno di quei giocatori che tutte le cantere vorrebbero produrre, ma naturalemente accade una volta ogni 20 anni. Balotelli, il campione assoluto prodotto dall'Inter è finito al Milan, non so quando succederà di nuovo di trovarsi un possibile pallone d'oro uscire direttamente dalle giovanili, speriamo che il prossimo semmai capiterà non vada ne ai cugini nè ai ladri. Altrimenti a che serve se poi si aiutano le squadre rivali a diventare ancora più forti?.
Ricordo i tempi in cui Balotelli contribuì in modo decisivo alla conquista del triplete, che già tirava aria di cessione e contemporaneamente già l'aria puzzava di rossonero. Parlo senza alcun riferimento concreto, ma lo sentivo già allora che Balotelli sarebbe finito al MIlan e che tutto sembrava già orchestrato in tal senso. Ognuno poi faccia le sue considerazioni, io le mie le tengo per me.

Icardi, Sanchez, ecc. Sono solo sogni. Sia Cassano che Milito che Palacio sono più forti di tutti questi. Balotelli ed El Sharawhy sono si un'altra categoria.
Mi sento anch'io si invidiare il Milan che si è preso una coppia di attaccanti sbalorditiva per un prezzo relativamente basso. Io non sono uno di quelli che inorridiscono davanti alla maglia gettata, sono uno di qulli che inorridiscono quando uno dei nostri più grandi prodotti del vivaio favorirà la conquista di nuovi trofei ai nostri diretti avversari.

carlo ha detto...

purtroppo balotelli non voleva restare e voleva andare al milan (un po' mi ricorda maratona, che fece di tutto per orchestrare il suo passaggio al boca, nonostante li stesso cedendo al river. Per certi versi, sono quelle storie che contribuiscono a rendere il calcio un romanzo.).

I modi in cui questi desiderio è stato concretizzato sono come minimo antipatici, e galliani si è dimostrata una persona con cui non andrei a bere nemmeno un caffè.

Mantengo l'opinione che avremmo potuto tentare qualcosa di più per convincerlo a restare, per farli sentire al centro di un progetto. Da quel poco che so, alcune volte il gruppo lo ha emarginato.
E mi avrebbe fatto piacere che la squadra avesse manifestato con gesti più decisi la sua vicinanza a Mario, meier occasioni in cui è stato vilipeso da pubblico e stampa.
Mario ha sempre avuto un impatto emotivo molto forte sulla gente e sui ragazzo in particolare: non averlo sfruttato anche in questo senso, facendolo anche sentire responsabilizzato, è stato imperdonabile.

Resta il fatto che Mario ha sempre manifestato il desiderio di vestire il rossonero. E da un certo punto di vista, è una visione romantica del calcio.

giudik ha detto...

contributo di Balotelli al triplete? questa mi giunge nuova, si vede che il revisionismo storico fa sfraceli anche tra i tifosi interisti! io ricordo che fu messo addirittura fuori rosa per 2 mesi perchè rompeva i c. durante l'allenamento... anche al City lo scorso anno la rimonta scudetto ebbe luogo quando lui fu squalificato per tante giornate... finiamola per favore di dire che da noi è stato determinante, forse al milan che è il suo habitat naturale, con giornalisti servili al seguito, potrà essere esaltato anche come uomo e rendere al meglio ed essere si determinante

Karlito ha detto...

Giudik io non la finisco di dire ciò che penso e continuo a sostenere che Balotelli è stato determinante. Finiamola è un termine che, per favore, non ti devi permettere di usare con me. Abbi rispetto della mia opinione, grazie.

Rivedersi tutte le partite da lui giocate per rendersi conto che senza Balo il triplete non l'avremmo vinto.

luciano ha detto...

Vincenzo: con i più piccoli sono abbastanza favorevole.
Dai giovanissimi nazionali in poi, no.
Proprio come sta facendo l'Inter.
Anche su balotelli secondo me hanno un po' ragione tutti.
E' vero che Balo non è stato determinante nel triplete, anzi, ha rischiato di farcelo perdere, con atteggiamenti masochistici in campo (Genoa e Barcellona).
Ma è anche vero che le sue qualità impareggiabili erano già evidenti.
E' vero che l'Inter non avrebbe mai dovuto farselo sfuggire: una volta pienamente affermato i giovani di tutto il mondo avrebbero delirato per Balotelli. del resto, per fare un esempio, Maradona era certo peggio, ma il Napoli non ha mai pensato di cederlo.
Però è anche vero che Balo voleva fortemente andare al Milan e in quelle condizioni trattenere un giocatore è impossibile. Ti gioca male fino a fine contratto, poi ci fa direttamente a zero euro. E il danno è ancora maggiore. E' stato inevitabile prendere dei bei soldini e fargli fare un passaggio al City, sapendo benissimo dove poi sarebbe finito.
Sul perché Mario volesse il Milan ho una mia opinione, diversa da quella "romantica" del tifo.
Mario era attratto dal potere. E il potere, in italia, lo incarna Berlusconi (in quella fase molto più che gli ovini). Mario sapeva che se Berlusconi avesse voluto, con lui avrebbe potuto ripetere il ciclo di grandi successi europei. L'inter, non ha il fascino del potere, per chi è attento a queste cose.
certo, il potere ce l'ha anche lo sceicco del City, ma Mario voleva affermarsi nel suo Paese, non nella grigia Inghilterra.

carlo ha detto...

@luciano: è vero, se un giocatore è attratto dai lustrini, dall'esaltazione facile, dagli indubbi bonus professionali (porte aperte in nazionale, agevolazioni nell'ottenere riconoscimenti professionali), oltre che , come tutti, dai soldi e dallas possibilità di competere , il milan è potrà soluzione perfetta.

Per certo verso, il milan mi pare la società calcistica più "americana" del panorama italiano (tant'è che dirigenti nba e della federazione calcio americana sentono frequentemente galliani).
Mi piacerebbe tantissimo conoscere il parere di CARLOBS a riguardo.
Nel milan è centrale il concetto di business e i calciatori sono seguitissimi, tanto che tutti riferiscono di avere la libera di pensare esclusivamente ad allenarsi. Entrato nel giro milan, si viene subito coccolati ed esaltati.
In alcune cose, dovremmo prendere esempio.

Di certo, l'etica nerazzurra è un'altra cosa.

Unknown ha detto...

Luciano , dai ..per cortesia ...nn accostarmi Balo a Maradona, nn intendo dal punto di vista tecnico,ma per quanto concerne personalità e carisma verso i compagni di squadra ( e nn solo...).

In questo momento anch'io invidio la griglia dei giovani attaccanti dei "cugini", ma nel calcio le situazioni possono cambiare da un anno all'altro : pure noi ,nn molto tempo fa, sembravamo avere la coppia d'attaccanti per 10 anni (Adriano- Martins ...),poi è andata come sappiamo.
Ripeto ,in questo momento, abbiamo una buona base di giocatori ; la probabile esclusione dalla prossima Champions almeno ci permetterà di fare scelte più decise verso il rinnovamento .
Spetta alla Società tracciare un cammino più deciso verso il futuro,cercando di evitare quanto più possibile ,i troppi errori commessi in queste stagioni.
Palombo,Zarate,Forlan,Rocchi,Karjia....troppi acquisti senza futuro.

Earl ha detto...

Balotelli sapeva pure che grazie al Milan certi scoop non sarebbero più usciti, avete sentito più interviste della sua ex a giornali di famiglia come ai tempi del City?

Earl ha detto...

@ Chris

Incredibile poi leggere specie negli aggregatori interviste di chi descrive Botta e altri come un fenomeni per sfortuna loro c'è gente che come te che li vede con i propri occhi.

giudik ha detto...

Karlito, tu pensa quello che vuoi, ma Balotelli determinante nella stagione del triplete è un falso storico... come faceva a esserlo se era quasi sempre fuori rosa? determinante un imbecille che veniva agli allenamenti dell'Inter coi calzini del milan, a cantare le loro canzoni in faccia ai grandi professionisti che si allenavano per raggiungere grandi traguardi, ma per favore

Everybody Hertz ha detto...

Online il riassunto dell'ultimo mese dei nostri ragazzi mandati a farsi le ossa.

AL82

Unknown ha detto...

Ciao i 2000 hanno disputato un ottimo torneo a Montecatini