mercoledì 27 febbraio 2013

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Saranno Famosi? Oggi Luciano racconta... Demetrio Steffè.

Demetrio Steffè
(Trieste, 30/07/1996 - centrocampista, squadra Allievi A)

Era la prima giornata del Torneo Scirea, per giovanissimi nazionali, fine agosto del  2010.
In campo un'Inter dalla rosa molto rinnovata, che destava curiosità: tra i nuovi ricordo Costa, Manolache, Steffè, Gaiola, Russo, Lombardi, Maiorano.
Tutti i nuovi arrivi mi hanno fatto subito un'ottima impressione; la squadra era davvero forte (ha disputato poi un eccellente campionato, stravincendo il girone e venendo eliminata in modo rocambolesco nella semifinale per il titulo nazionale).
Tra gli altri mi aveva ben impressionato proprio Steffè un centrocampista che univa a buone doti tecniche e di visione di gioco, una potenza ed esplosività straordinarie: fortissimo nei contrasti, aggressivo, pronto a inserirsi, sempre in movimento. Un autentico motore per quella squadra.
Dopo un anno da titolare indiscusso, Demetrio (Déme per i compagni) ha fatto il doppio salto. Subito negli allievi nazionali, con molte presenze, e quest'anno la conferma, con un ruolo da protagonista.
Nel frattempo avevo avuto occasione di conoscerlo meglio, anche fuori dal campo.
Mi aveva stupito la serietà, la pacatezza dei giudizi, la maturità fuori dal comune, per l'età. E anche la sua disponibilità, la sua cortesia, la sua umiltà intesa nel senso migliore del termine.

L'avevo visto crescere di partita in partita e avevo coniato per lui un paragone molto impegnativo, che poi avrebbe avuto successo.
Per le sue doti tecniche, atletiche e umane, vedevo in lui un piccolo Zanetti.

Deme non ha mai segnato molti gol, eppure alla vigilia del derby sentivo che avrebbe potuto essere decisivo.
Gliel'ho detto e lui mi ha risposto che ci avrebbe provato.
Ci è andato solo vicinissimo e quando l'ho rivisto ho pensato che agli appassionati di settore giovanile interista avrebbe fatto piacere conoscerlo un po' più da vicino.
Dalla sua disponibilità è nata la chiacchierata che, a mente, cerco di riportare.

Ciao, Deme, ti avevo chiesto un gol nel derby e ci sei andato molto vicino....

Ho giocato per la squadra, cercando di eseguire al meglio i compiti che il mister mi aveva assegnato. Tra questi c'era anche l'inserimento, quando il movimento delle punte mi apriva gli spazi. Dopo l'uno due che mi ha liberato davanti al portiere ho cercato il tocco di precisione: lui ha respinto, con bravura e anche con un po' di fortuna. Dispiace perché a quel punto il 2-0 avrebbe chiuso la partita...”

Va be', consoliamoci con la posizione in classifica, che è davvero invidiabile.
Ma prova a far conoscere Demetrio Steffè agli amici interisti, cominciando dai tuoi primi approcci calcistici.

“In casa mia si è sempre vissuto di sport, anche perché mia mamma è stata campionessa italiana di pallavolo.
Io fin da piccolo ho avuto in mente il calcio, ma nella società di dilettanti che aveva il campo proprio adiacente a casa mia non prendevano bambini che non avessero compiuto sei anni, così ho provato anche qualche altro sport.

Ma per fortuna la tua passione è rimasto il calcio

“Appena ho avuto l'età sono entrato nel San Giovanni, forse la prima società di calcio tra i dilettanti, a Trieste, con un'ottima organizzazione e strutture valide”.

Quanto tempo sei rimasto al San Giovanni?

“Sei anni, sempre giocando con ragazzi di uno o due anni più grandi”

Sei stato impiegato da subito come centrocampista?

“No, sai com'è. I primi anni si giocava a sette o a nove.  Allora succedeva che  se incontravamo una squadra ritenuta forte mi mettevano dietro, a chiudere e a recuperare. Se invece si doveva cercare di vincere spesso mi spostavo in attacco. Comunque già nell'ultimo periodo il mio ruolo di centrocampista si era venuto definendo”

Poi...

Poi è arrivata la Triestina. Sono stati due anni molto belli e carichi di soddisfazione. Ho disputato il campionato giovanissimi regionali, giocando dunque con i '94 di due anni più grandi. Il mister era Speranza. L'anno dopo, sempre un anno sotto età,  ancora con i regionali. Questa volta l'allenatore era  Ruggero Calò”.

Dalla Triestina all'Inter:

“Era il 2010: mi invitarono a uno stage a Interello e mi dissero subito che ero piaciuto molto.
Infatti sono stato convocato per il torneo MIC che si svolge a Girona, in Spagna, nel periodo di Pasqua. Ho giocato e segnato anche un gol. Siamo usciti solo ai rigori, in semifinale. Mi sono trovato subito a mio agio.
Poi in estate la conferma del trasferimento”.

Per caso ricordi chi ti ha segnalato all'Inter?

“No, perché i nerazzurri mi hanno contattato attraverso la Triestina. Ho saputo però che mi avrebbe notato Samaden, in una partita a Padova, contro i locali. Lui seguiva Donkor e io giocavo sotto età. Sarebbe rimasto colpito dalla mia prova e da lì sarebbe poi nato tutto.
Un'altra possibilità riguarda una segnalazione partita da  De Giorgis.
Le due spiegazioni però non si escludono”

Hai incontrato difficoltà nel trasferimento a Milano?

“Be' in principio era tutto diverso, vivevo in Pensionato e essendo agosto c'erano pochi ragazzi. Non conoscevo quasi nessuno. Poi quando la stagione è entrata nel vivo, con il ritiro a Chiavenna e quindi  con l'inizio della stagione agonistica, tutto è andato a posto naturalmente”.

Ci sono ragazzi però che faticano molto a superare la nostalgia di casa. Per te é stato un problema?

“No, sono legatissimo naturalmente alla mia famiglia e prima dei 14 anni non mi ero mai allontanato. Però mi sono adattato subito. Anche se, quando posso tornare, sono felice. So che per alcuni la separazione è stata più problematica, ma per me tutto è avvenuto tranquillamente”

Hai un carattere indipendente, una forte autonomia. O forse sei molto estroverso e stringi facilmente nuove amicizie...

“Sicuramente è come hai detto, anche se nello stesso tempo sono uno che ha bisogno dei suoi spazi personali, mi piace stare con gli altri, lego facilmente, ma mi piace anche avere momenti per riflettere, per stare con me stesso”.

Dal punto di vista della società, degli allenatori, della vita di campo, come ti sei trovato?

“Benissimo. Del resto tutti sanno che l'Inter è una società assolutamente all'avanguardia come settore giovanile. E lo è sotto tutti gli aspetti”.

Con la scuola, come hai risolto?

“Frequento come i compagni fuori sede l'Istituto Milano. Tengo molto alla scuola. Alle medie andavo davvero benissimo e pensavo di fare il liceo. Poi naturalmente, quando vieni a Milano e giochi nell'Inter, capisci che devi investire un po' più delle tue energie nel calcio.
La scuola comunque continua a interessarmi e continuo ad andar bene. Faccio una cosa solo se mi coinvolge molto e allora mi impegno al meglio”.

Giocando nell'Inter hai avuto più visibilità e anche i selezionatori delle rappresentative nazionali hanno cominciato a interessarsi di te...

“ Le prime convocazioni sono venute già quando ero tra i giovanissimi: ho partecipato a degli stage.
Poi l'esordio con la nazionale Under 16, contro la Svizzera, addirittura con la fascia di capitano. Un grande onore e una soddisfazione notevole.
Quindi ho giocato contro la Slovacchia e ho partecipato a un quadrangolare in Israele.
Fino alla partecipazione, lo scorso autunno, agli Europei Under 17”

Quindi ti sei fatto una certa esperienza di calcio giovanile internazionale. Secondo te è vero che siamo in ritardo, rispetto alle altre nazioni?

Si deve distinguere. Sul piano tecnico e tattico, sicuramente no. Sul piano agonistico, della corsa e della forza fisica, il discorso è più che altro legato a situazioni individuali e come dire, genetiche.
Alcuni hanno una crescita più rapida, altri più lenta e progressiva.
Ma dove forse noi lasciamo a desiderare è nell'applicazione, nella volontà feroce di riuscire. Quella che una volta si definiva la fame.
Mi spiego. All'estero basta che uno abbia le qualità per giocare in una squadra media perché viva prevalentemente in funzione della carriera possibile, lavorando col massimo impegno e  affrontando i sacrifici necessari.
In Italia molti che giocano in squadre grandissime e quindi hanno davvero ottime chance, pensano più a divertirsi che alla carriera, pensano che avendo le qualità tutto verrà da sé e che tanto vale godersi la vita.
Così si perde del tempo prezioso”.

Poi  ci sono altre due questioni molto dibattute: la mentalità poco coraggiosa che dirigenti e allenatori avrebbero nei confronti dei giovani e la questione del privilegiare il gioco, la crescita individuale  o il risultato.

“Penso che siano entrambi falsi problemi.
Parlo della prima squadra, ma anche del settore giovanile agonistico.
L'Inter gioca sempre per vincere.
Non può non proporsi questo obiettivo.
Allora è evidente che se non c'è una differenza troppo marcata, tra un giocatore di esperienza e un giovane si sceglie il primo.
Del resto non tutti i giovani possono essere precoci come un Benassi.
Altri devono seguire un percorso di crescita graduale, magari fatto anche di esperienze transitorie in  realtà diverse, con meno pressione.
Quanto al dilemma crescita individuale/risultato, c'è da osservare che il calcio è un gioco collettivo, la crescita individuale si misura nel contributo che dai alla squadra in funzione del risultato.
Dunque è una falsa alternativa”.

Ma personalmente tu preferisci un gioco molto offensivo, stile Barcellona per intenderci, oppure un atteggiamento tattico prudente, fondato su una difesa attenta e su ripartenze manovrate?

“Io preferisco il gioco più efficace, quello che produce risultati in relazione agli uomini di cui disponi.
Se fai pressing alto, tanto possesso palla e poi vinci 2-0 mi va bene.
Se fai la stessa cosa e alla fine perdi, no, ovviamente.
Stessa cosa per il gioco organizzato sulle ripartenze”.

Ma sul piano puramente estetico, del divertimento...

Mi piacciono entrambi, se sono fatti bene.
Penso che i tifosi del Milan siano stati ben felici del gioco praticato contro il Barcellona
E non credo che  i tifosi interisti non si siano divertiti con l'Inter di Mou, a Londra, a Barcellona e anche a Madrid,  per esempio.
Certo, quel gioco era praticato da grandi campioni.
Ma anche il pressing alto e il possesso palla lo puoi praticare con successo e in modo spettacolare solo se hai grandi campioni.”

A proposito, per quale squadra tifi?
Qui Deme tradisce un leggero imbarazzo, ma poi quasi malvolentieri, ammette:

“Fin da piccolo ho tifato per la juve”

Come mai questa scelta sconsiderata?

“E’ stato determinante l’ambiente, l’influenza della  famiglia.
Oggi comunque tifo sempre per tutte le squadre dell’Inter.
Tranne in un’occasione..”

Torniamo al recente derby contro il Milan allievi: come hai visto la partita?

“Mi sembra che abbia confermato le indicazioni del campionato: loro hanno attaccato di più, ma in sostanza credo che le occasioni migliori siano state le nostre.
Sebbene avessimo parecchie assenze mi sembra che il nostro impianto complessivo si sia rivelato superiore. Loro sono molto forti in attacco, ma li abbiamo contenuti bene.

Che giudizio mi dai sui loro attaccanti? Ho trovato pericoloso Yaffa, ma il vostro mister mi ha detto che gli piace particolarmente Fabbro

“Fabbro è molto bravo, ma in quella partita mi sembra che l’abbiamo neutralizzato bene.
Yaffa ci ha creato qualche pericolo in più con la sua fisicità un po’’ anomala in categoria.

Secondo te ce la possiamo fare a vincere il campionato?

“Sicuramente siamo competitivi. Poi nelle fasi finali, in partite singole decide magari un episodio. Ne abbiamo fatto le spese già con i giovanissimi, quando il successo ci è sfuggito di un soffio anche se  forse eravamo la squadra più forte. Ora comunque siamo ulteriormente cresciuti.

Quali sono le rivali più accreditate? Mi hanno parlato molto bene del Genoa e della Lazio…

“Sono sicuramente forti, ma non dimenticherei il Parma, squadra solida, con un  Cerri in più. Poi la Roma con la quale abbiamo pareggiato nei giovanissimi. E gli stessi Milan e Chievo. Il Milan ha più qualità dei veronesi, ma loro sono più solidi ed equilibrati. In un torneo lungo li preferisco. In partite singole la situazione può cambiare

Avendo giocato in nazionale hai conosciuto parecchi tra i migliori giocatori di categoria. Mi dici uno, non tra gli interisti, che ti abbia impressionato particolarmente e per il quale  prevedi un ottimo futuro?

“Non saprei. Sinceramente quelli che giocano in azzurro sono tutti molto forti. Preferisco non azzardare nomi”

Facciamo un passo indietro, tornando alle problematiche del calcio giovanile, sin dai  più piccoli; secondo te è meglio che un ragazzo sia seguito nel suo percorso di crescita sempre dallo stesso allenatore, oppure è preferibile che faccia sempre nuove esperienze?

“Chiaro che avendo iniziato a sei anni, ho cambiato tantissimi allenatori sino ad ora. E devo dire che da tutti ho imparato molto, perché ognuno sa darti qualcosa di specifico, ti fa crescere sotto un aspetto particolare.
Tuttavia penso che se resta lo stesso allenatore, almeno per qualche anno, il giocatore giovane ha meno problemi. Il mister lo conosce, sa cosa può dare, su cosa deve lavorare. E nello stesso tempo il ragazzo sa cosa pretende da lui l’allenatore…”

Però nel calcio c’è molta soggettività. C’è il rischio che un allenatore non ti “veda” e allora si potrebbero perdere più anni. Ci sono casi illuminanti in proposito.

“Non so. Credo che col lavoro e la fiducia in se stessi se ci sono le qualità finisci per importi e per temprarti maggiormente.
Prendiamo il caso di Palazzi, che con Cerrone allenatore nei giovanissimi non ha giocato quasi mai. 
Però lui non ha mollato, ha raddoppiato l’impegno, è cresciuto atleticamente e agonisticamente.
Oggi ha ritrovato Cerrone e non salta una partita, è diventato imprescindibile.
Era in ritardo di crescita, ma l’Inter, il mister, hanno sempre creduto in lui.
E lui ha creduto in se stesso. Alla fine i valori emergono in modo piuttosto obiettivo, anche nel calcio”

Tornando al grande calcio, c’è un giocatore in cui ti identifichi, che hai per modello; oppure uno che ritieni, in qualunque ruolo, il più forte di tutti? Quasi sempre mi dicono Messi, risposta scontata. Qualcuno preferisce C. Ronaldo o Balotelli. Tu…

“No, non ho un campione preferito. Non c’è un giocatore che ritengo il più forte. E non ho neppure un  modello al quale mi ispiro.
Piuttosto c’è un giocatore del quale ho una grande stima, per il suo rendimento nel tempo, la sua professionalità e la sua serietà umana, si tratta proprio di Zanetti, al quale tu mi hai paragonato in modo eccessivo ma lusinghiero”.


Ultima domanda: quale obiettivo ti prefiggi in carriera? Dove vorresti arrivare come minimo?

“Non mi pongo mai degli obiettivi limitati, minimi. Diciamo che vorrei arrivare in serie A.
 A quel punto, si vedrà (o si vedrebbe)…”

Grazie Deme per la tua disponibilità. Sapevo di trovarmi di fronte, oltre che a una grande promessa calcistica, a una persona di notevole spessore e mi sembra che tu abbia confermato pienamente questo mio convincimento.
Sono convinto che dopo averti conosciuto i nostri tifosi ti seguiranno con entusiasmo ancora maggiore.

Luciano Da Vite

Nella foto (© Daniele Mascolo) Steffè contende un pallone al milanista Mastalli in un recente derby.

74 commenti:

Unknown ha detto...

Il ragazzo ha dato particolari molto interessanti. Il discorso è riportato quindi forse fuorviante ma sembra davvero maturo per la sua età.

Cisco ha detto...

Complimenti come al solito a Luciano e complimenti a Steffè, mi sono piaciute molto le risposte sulla differenza con i giocatori stranieri e sull'annoso problema dei risultati a livello giovanile!

Gladiatore ha detto...

Bellissima intervista e grazie a Luciano che ci fa conoscere meglio i gioiellini nerazzurri.
Impressiona la maturita' di questo ragazzo sia in campo che fuori, auguro a lui una carriera come quella del piu' famoso Javier.

luciano ha detto...

Deme è davvero un ragazzo maturo e di grande spessore umano, in modo fuori dal comune. I concetti espressi, dal punto di vista della sostanza, sono assolutamente i suoi.

Unknown ha detto...

Luciano: lungi da me pensare ad una infedeltà della redazione. Volevo intendere, ma rileggendo vedo che non è chiarissimo e me ne scuso, che ascoltando superficialmente un giovane si può non cogliere la maturità di un ragazzo. Fissando però le idee si capisce quanto può essere avanti rispetto alla sua età. Felice che Steffè sia proprio uno di questi

Unknown ha detto...

Scusate l'Ot ,ma se davvero prendessimo Carew..beh insomma fossi in Moratti prima di pensare allo stadio ,al marketing ,a tante belle cose ..beh inizierei dal dare il benservito a qualche dirigente che si occupa di campagna-acquisti.
A tutto esiste un limite..sbagliare qualche acquisto è normale,ma negli ultimi mesi con alcune scelte( soprattutto per come siamo arrivati a farle...) siamo andati ben oltre il ridicolo.

luciano ha detto...

Ma davvero ti sembra possibile che OGNI acquisto non sia preventivamente concordato tra allenatore, responsabile finanziario, settore tecnico (direttore e aiuti), presidenza? Oltre al settore medico, che interviene dopo.
Oggi vedrò inter reggiana Berretti e poi farò il solito report

Unknown ha detto...

Purtroppo ultimamente sono molte le decisioni che mi riesce difficile capire.
Ho sempre sostenuto che nel giudicare l'operato della Dirigenza bisogna considerare che noi sappiamo ben poco di tutte le variabili che influiscono sulle scelte.
Però....però ....restiamo ad esempio a Carew..in sintesi:

-Milito e Cassano per un motivo o per l'altro nn si possono catalogare tra gli stakanovisti ed è cmque preventivabile dover rinunciare a loro per qualche partite ( infortuni gravi a parte..)
-hai alle spalle una valutazione sbagliata su Rocchi ;
-ok giusto dare Livaja per farlo giocare ed avere Schelotto;

Mi chiedo: almeno convincere l'Espanyol a lasciare Longo ,visto che tra l'altro da loro gioca pochissimo ? se la ns forza contrattuale con una società amica nn riesce a compiere nemmeno questa "mission impossible" ..beh allora qualche dubbio mi viene sille capacità dei ns. dirigenti.

Unknown ha detto...

a me pare che relativamente al discorso punta, rocchi sia stata la madre di tutte le cappelle...

si è pensato che in un paio di settimane si sarebbe messo a posto decentemente, poi in un mesetto...
nel frattempo ha ceduto livaja e non sei andato deciso su longo...
e poi siamo a ... carew... che sarà a posto se va bene a maggio... forse... ma non credo...

rocchi è stata la sliding doors...

carlo ha detto...

Ricordo che nel momento della necessità, "cravatta gialla" riuscì ad ottenere in cinque minuti la restituzione di strasser in prestito al genoa.

Unknown ha detto...

Poi paghiamo manager per fare merchandising,ma topiche come queste ,come Forlan che nn può giocare in Europa, il "caso Wes"gestito in maniera discutibile ..etc ,etc....nn aiutano certo a migliorare l'immagine del club.

Seu Jorge ha detto...

Ottima intervista Luciano! E complimenti al ragazzo, veramente di spessore, peccato per il tifo! Sono curioso di vederlo sul campo, ancora più di prima.

Luciano, concordo con te anche con un'analisi che hai fatto recentemente di Pasa, che ha un tocco, una visione, una padronanza del gioco veramente fuori dal comunque, ma a cui manca forse un po' di dinamicità. Mi ricorda tanto il cuchu attuale...spero il ragazzo lo prenda comunque come un complimento e una spinta a migliorarsi.
Non so però in quale ruolo possa ritagliarsi il suo futuro, sinceramente.

Ho una domanda per te Luciano: ma promuovere Guidala in primavera è così fuori luogo, per te le conosci meglio di chiunque altro qui?

Sull'ultima diatriba, dico che Carew sarebbe più comprensibile e razionale della scelta di prendere Rocchi, e ho detto tutto!

Karlito ha detto...

Nabucco io condivido la tua posizione. Ritengo inutile scorrere l'elenco dei giocatori finiti per trovarne uno che non esiste. Tra Rocchi e Carew si potevano risparmiare quei pochi spiccioli ed utilizzarli per qualcosa di serio. Ma pare che i soldi spesi per Rocchi siano talmente pochi che si potevano usare tranquillamente per operazioni intime di detersione.

Io penso che l'investimento su Rocchi sia stato ampiamente soproporzionato quanto inutile quello su Carew, e penso che anche pochi spiccioli siano importanti in questi momenti di difficoltà di bilancio.

Ma tanto noi tifosi siamo povere capre che non conoscono le sofisticate dinamiche che solo i sacerdoti del calcio detengono e celano segretamente. Quindi dovremmo starcene zitti zitti o dire solo quello che ci viene permesso di dire.

Quando si critica non ci si dimentica delle cose buone, ma si fa notare come gli errori vanno assolutmente corretti e, se ripetuti, corretti in modo radicale.

Unknown ha detto...

vabbè
salta carew...
forse la farsa è finita... forse...
che adriano è ancora svincolato

luciano...

di duncan come richiesta doriana nell'affare icardi ho scritto anche qui un 20 giorni fa...
mi si dice che dall'inter sia stato risposto...aspettiamo e vediamo...
e si è aggiunto benassi alla lista dei papabili, o quantomeno di quelli inseriti dal doria... oltre a bardi di cui però avevo già parlato...
obiang al momento la vedo dura possa partire l'anno prossimo, sempre a meno di offerte da cinema,... parte sicuro poli (che rimpianto ) dubito si privino di entrambi lo stesso anno...

Paolo Grasso ha detto...

proseguendo sul discorso di pap, direi che cedere in comproprietà longo e duncan, farebbe solo bene ai ragazzi, che cosi verrebbero impiegati seriamente in rosa. Diverso il discorso se si vogliono cedere la totalità dei cartellini, e li non sono d'accordo. non sò inoltre se l'anno prossimo sia opportuno privarsi di duncan con questi mudingay ed obi, in un reparto dove servono certezze.

carlo ha detto...

ma inserire mudingaj, invece di Duncan o bena?
Dite che non ci casca il doria?

luciano ha detto...

Inter reggiana 1-1. Grave passo indietro

Unknown ha detto...

Leggo di un improvviso e ormai insperato accordo con Splendhofer. Sono molto contento. Spero di conoscere ulteriori dettagli.

LOTHAR10 ha detto...

Grande intervista
Al ragazzo ...
In bocca al lupo x la carriera e mi raccomando che si ravveda sul tifo

Giuseppe ha detto...

ma inserire mudingaj, invece di Duncan o bena?
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eh si, che è fesso il Doria, eh? :)

Contento che sia saltato l'acquisto di Carew, sarebbero stati altri 300,000 euro buttati.

luciano ha detto...

Pessima partita dei Berretti che a stento pareggiano contro la Reggiana (punizione di Mira, a 2' dal termine)
Squadra poco comprensibile, se non fosse perché probabilmente in un campionato in cui siamo già qualificati, l'obiettivo è far giocare un po' tutti, anche fuori ruolo.
Mister Zanetti schiera così:
Ivusic
Bertolino Paramatti Cannataro Dalla Riva
Nchama Mira Palmieri
Pedrabissi Isella Tommasone

Basti pensare che teoricamente esisterebbe un'altra formazione di questo tipo:

Mainini
Longo Businaro Di Stefano Cossa
Moreo Giordano
Losada Bigotto Adama
Roberto

Non dico che tutti quelli della seconda formazione siano superiori a quelli della prima, ma certo si poteva costruire una squadra ben più competitiva.
probabilmente, ripeto si è voluto tenere in condizione anche i giocatori meno impiegati.

Positivo in sè il fatto che sia stato rimesso in campo Mira (manca di ritmo per la lunghissima assenza, ma il piede è sempre caldo, come ha dimostrato la punizione vincente.

Resta il fatto che, sia pure contro una buona Reggiana, nel primo tempo non abbiamo fatto un tiro in porta e loro hanno sfiorato almeno altre due volte la segnatura.

Poi nel secondo con tre cambi ragionevoli (Longo, Bigotto, Roberto) le cose sono andate meglio e abbiamo avuto qualche palla gol, pur continuando a sbagliare molto e subendo un paio di altri contropiedi letali.

Aldilà degli errori consueti (squadra lunga e larga, poco ritmo, centro campo inconsistente) ha impressionato la mole di errori individuali(passaggi sbagliati, palle giocate a caso, passaggi aspettati da fermi con anticipo degli avversari).
Individualmente è stata ottima la prestazione di Ivusic, che in due occasioni ha salvato il risultato, mentre Valeriano si è fatto valere almeno quantitativamente, Bigotto e Roberto hanno accresciuto la pericolosità offensiva, Tommy ha avuto qualche spunto, ma poco significativo.

Insomam speriamo che si riprenda al più presto il cammino che sembrava imboccato nelle ultime prestazioni



Unknown ha detto...

scampato pericolo...Carew,ma resta l'insofferenza per una dimostrazione di dilettantismo puro dei dirigenti...mi spiace scriverlo ,ma sono indifendibili.

Karlito ha detto...

Fiuuu
l'abbiamo scampata con Carew!
Gurda te se dobbiamo soffrire anche per queste farse!

Unknown ha detto...

terzini dx svincolati sul mercato da prendere per un paio di mesi?

luciano ha detto...

Sinceramente, non capisco il sarcasmo autodistruttivo. Forse è un segnale che deco tornare a vivere privatamente il mio tifo calcistico

Unknown ha detto...

ellapeppa...

na battuta sdrammatizzante...
l'autoironia è sempre stata una virtù interista...

detto questo, quest'altro infortunio non ci voleva

luciano ha detto...

C'è una differenza enorme tra l'autoironia (che sino a prova contraria si esercita su se stessi) e il sarcasmo distruttivo.
Qui è stato fatto un errore di dimensioni ridottissime, rispetto a tanti altri l'ingaggio di Rocchi. Ed è un mese che non si fa altro che menarla su questa storia.

Comee non pensare che se a me tutto questo sembra fuori dalla realtà, sia invece fuori dalla realtà proprio io?

Lettore ha detto...

Luciano non è che sei fuori dalla realtà, e che sei accecato dall'amore.

Giuseppe ha detto...

Luciano, il piccolo problema è che si tratta di un errore che potrebbe costare gravissimo. Non penso che Stramaccioni, nell'invocare un vice-Milito, si riferisse ad un ex giocatore come il buon Tommaso. Resta comunque il fatto di una gestione delle risorse e forse anche delle idee un pochino particolare.

Marin ha detto...

Il 99% dei commenti che poco fa ho letto su certi siti riguardo a Carew sono da malati di mente. Senza se e senza ma.

''Figuraccia, figura di merda, barzelletta d'Italia, Branca vattene, Poveratti...''

Si cercava di prendere una punta decente, svincolata e a zero euro. Visto che siamo in emergenza, eh, non e' che si sta cercando l'erede di Ronaldo. C'abbiam provato, l'abbiam testato, non e' andata bene e vabbe'. Dove sta il problema?

p.s.

un suggerimento a luciano, al e gimon: il prossimo che nomina rocchi va bannato! non se ne puo' piu', storia trita, ritrita e soffocante. certa gente mette tristezza.

Lettore ha detto...

#Marin

Acquistare Carew invece è un chiaro sintomo di sanità mentale....

Cmq a questo punto vale tutto, sono sicuro che ti faresti piacere anche marisa laurito in cabina di regia.

luciano ha detto...

ma si, ma l'abbiamo detto un milione di volte. E' stato un errore. Condiviso da tutti quelli che hanno responsabilità in società e persino comprensibile visto che serviva un attaccante di esperienza e non c'erano soldi per prenderne uno più forte, visto che i pochi euro esistenti stavamo impegnandoli su giocatori futuribili (Kovacic, Laxalt, Icardi...).
Nei primi anni settanta abbiamo pensato di rinforzarci con tale Reif che non vide mai la prima squadra e in proporzione costò molto di più.
Vogliamo continuare a menarla anche su questo?
O discutiamo delle prospettive?
Immaginiamo di costruire una rosa che progressivamente conti oltre che su handa rano e jesus su un nucleo di altri titolari che comprenda Ibrahia e un nuovo esterno (Peruzzi o un altro) magari un altro centrale giovane e poi in mezzo Kovacic Benassi Duncan, Obiang e/o Quintero (o simili) magari Tassi o un altro dei nostri giovani. E poi Icardi Rodrigo o uno simile, Longo Livaja. Forse Bessa.
Ragioniamo su queste cose facciamo sentire la nostra volontà che si vada in quella direzione, finanze permettendo.
Lasciamo che siano gli avversari a deformare il senso delle nostre operazioni, alcune anche sbagliate, come capita a tutte le squadre.

luciano ha detto...

Carew è stato provato e si è visto che non era idoneo.
segno evidente di insania. Ma certo, tutti i tifosi non essendo insani di mente come i nostri dirigenti (allenatore e presidente compresi) lo sapevano anche prima

Everybody Hertz ha detto...

Intanto lesione dei legamenti del menisco per Nagatomo...non ne va una giusta.

AL82

Unknown ha detto...

Io propongo anche la fustigazione in pubblica piazza per i dissidenti.

Marin ha detto...

@ Lettore

Acquistare Carew invece è un chiaro sintomo di sanità mentale....
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Non so se ti hanno detto, ma John Carew NON e' stato acquistato dalla societa' di calcio Football Club Internazionale.

Marin ha detto...

@vincenzo

I 'dissidenti' hanno problemi ben piu' gravi dell'eventuale fustigazione in piazza.

Everybody Hertz ha detto...

Provo a dare una ventata di positività. Ieri ho visto Livorno-Crotone e Crisetig ha fatto una bella partita. I compagni lo cercavano spesso e lui ha messo in mostra le sue qualità. Molti palloni dei calabresi partivano dai suoi piedi: si abbassava sulla propria trequartista e dettava i tempi magari con un pizzico di velocità in meno del dovuto ma sempre un ottime linee di passaggio. Matute gli ha dato sicuramente una mano importante, così come l'esterno alto che rientrava, consentendogli di non dover affrontare l'avversario in spazi aperti anche se gli ho visto fare un paio di recuperi in velocità niente male. Se gli posso fare un appunto gli è mancato giusto la personalità (e il fattore di rischio calcolato) per provare una giocata illuminante, l'azione per creare superiorità numerica, forse anche per scelta tattica del suo allenatore (il Crotone gioca spesso a viso aperto). Dall'altra parte Duncan è partito forte ma ha subito il calo della sua squadra e la fisicità del dirimpettaio di turno. Quando ha spazio duetta bene con Gemiti e il sinistro è sempre caldo (da un suo tiro con annesso errore del portiere arriva il gol del vantaggio labronico). Meglio in altre occasioni ma se cresce senza assilli può essere davvero uno da Inter.

AL82

Paolo Grasso ha detto...

Ma porca miseria pure naga no!!ma tutte noi le sfighe?!!
Si sa per quanto ne avra preso atto che per domenica sara forfait?

Everybody Hertz ha detto...

Sabato scorso ho dato un'occhiata più attenta al Novara ma su Bardi non c'è nulla da aggiungere e non solo per lo schiacchiante sei a zero inflitto allo Spezia. Però quel Fernandes lì ha stoffa.
Questa sera primo tempo di Bari-Verona e Bellomo sottotono (i pugliesi finora hanno fatto un solo gol nel 2013): qualche gesto tecnico qua e là poi il nulla.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

Per Naga si parla di tre settimane.

AL82

Marin ha detto...

Bianchetti di nuovo in panchina.

Fossi in societa', non farei mai piu' affari col Verona.

luciano ha detto...

A me invece bellomo sta piacendo abbastanza. Lo trovo maturato. certo deve crescere ancora atleticamente, ma piede e idee sono di rilievo

luciano ha detto...

Seu, ma Adama non gioca quasi mai neppure in Berretti....Le qualità in teoria le avrebbe, ma non basta

luciano ha detto...

Appena ho detto che Bellomo non mi era dispiaciuto ha fatto una cazzata pazzesca che ha causato il gol del 2-0 e si è fatto espellere, meglio che non dica più nulla....

olag ha detto...

@ Marin
Credo che Bianchetti sia a Verona più per scelta personale,che non per decisione societaria.A Verona c'e Sogliano, ex Ds a Varese, dove Matteo aveva fatto bene con la Primavera.

Al,come interpreti la situazione di Lorenzo a Crotone, rispetto a quella vissuta a La Spezia?

Everybody Hertz ha detto...

@Olag:
Lo Spezia è partito con l'obiettivo dichiarato di puntare alla massima serie. La squadra è partita bene e nel rombo di Serena l'esperienza e la fisicità di Bovo, Sammarco e Porcari era preferite per sorreggere Di Gennaro e le due punte. Poi dopo 9-10 partite il giocattolino si è rotto e non sono più rientrati in zona play-off, anzi ora sono al punto più basso stagionale. Diciamo che l'assunto "meglio i vecchi per i grandi obiettivi" non ha pagato ma anche Lorenzo probabilmente non era adatto per quella squadra.
A Crotone, invece, può giocare più libero. I calabresi non hanno grosse pressioni, anche se sono poco sopra la zona play-out (senza penalizzazioni i play-off sarebbe a sole 4 lunghezze), e fanno un calcio piacevole ed ordinato (hanno subito meno reti del Livorno 2° in classifica): un 4-2-3-1 in cui i titolari in mezzo erano Galardo ed Eramo (ma potrei sbagliarmi perché non ho visto tutte le partite del Crotone).
Lorenzo è entrato in squadra proprio con Galardo squalificato ma a sinistra in un centrocampo a tre poi è bassato vertice basso ed infine Drago è ritornato allo schema originale, dopo due prove non troppo convincenti di far coesistere Crise con Galardo ed Eramo. L'allenatore dei calabresi è stato coraggioso, ha affiancato il ragazzo ad un mastino come Matute e lui lo ha ripagato con la bella prova di Livorno. Io l'ho trovato più sciolto e credo che nonostante tutto l'esperienza di La Spezia gli abbia insegnato comunque qualcosa. Poi sono solo 5 partite col Crotone, vedremo. L'importante che giochi con continuità e purtroppo alcuni dei nostri in B non lo fanno (Bianchetti, Bessa, Pecorini e prima Alborno) e hanno smesso di farlo (Benedetti). Questa è la mia impressione su Crise poi magari mi sbaglio su tutta la linea :-)

P.S.
Se hai qualche commento in più su Olag jr. con Pisa e Paganese fammelo sapere che non ho avuto molto tempo questo mese così le inserisco prima di fare il report mensile.


AL82

Unknown ha detto...

@ MARIN

Si cercava di prendere una punta decente, svincolata e a zero euro. Visto che siamo in emergenza, eh, non e' che si sta cercando l'erede di Ronaldo. C'abbiam provato, l'abbiam testato, non e' andata ...
---
al momento nn mi ritengo malato di mente e premetto che ho sempre difeso Branca & C.,consapevole che ultimamente hanno dovuto fare i salti mortali ,visto il budget a disposizione.
Però è innegabile osservare che la strategia di mercato degli ultimi tempi lasci quantomeno perplessi.
Per puro caso proprio oggi ho risentito alcune frasi di Branca durante la conferenza stampa per presentare Jonhatan:
"un campione che seguivamo da un paio d'anni e che finalmente siamo riusciti a portare a Milano"
No-comment
Mesi e mesi ad inseguire Lucas e Sanchez nell'illusione di poterli prendere; giusto farlo ,ma sapendo di nn avere il cash a disposizione perchè nn puntare anke su qualche alternativa più abbordabile ?
E poi..

-incomprensibile rinnovo a Lucio;
-Obi,Biabiany,Mariga venduti ,ricomprati, rivenduti ( ok qui servivano per i bilanci da..)
-Zarate devo scrivere qualcosa o ..
-Forlan e l'inghippo della Coppa,oltre al fatto che quando un giocatore durante un'intervista afferma che ormai è a fine carriera...beh..;
-Rocchi mi poteva anche star bene,anche se nn immaginavo fosse così indietro di condizione...io nn potevo saperlo, ma un dirigente quando acquista un giocatore anzianotto penso debba informarsi sulla sua situazione fisica;
-infine la ciliegina Carew...

Marin scrive si cercava di pren dere una punta ...DECENTE ( ????)
svincolata ,a zero..
Decente ?...uno che da un anno nn gioca , ha scritto pubblicamente a dei tifosi che prima di maggio nn sarebbe tornato in una forma accettabile, personaggio ormai incamminato verso una particolare carriera cinematografica ...

ma voi scherzate quando difendete chi ha avuto una simile idea ????
e soprattutto l'essere arrivati ad una situazione simile ?

Dai anche tu Luciano come fai a nn criticare certe mosse ? mi fate pensare a chi si è bevuto tutte le panzane di Silvio.. e nn solo le sue ..anche gli altri si difendono nn male in questa corsa.

Unknown ha detto...

Ecco magari adesso andiamo in ginocchio da Van Nistelrooy , uno che ormai si fa fotografare sugli sci e che ha già smesso da un pò.
Personalmente queste figure barbine mi danno più fastidio di una sconfitta .
Cento volte meglio rischiare con un ragazzino se proprio fosse necessario; tutti mi direte si rischia di bruciarlo..vero ,ma se un ragazzo nn ha un pò di carattere nn va lontano ed a volte i giovani giustamente responsabilizzati possono stupire.
Carew aveva dalla sua il fisico,ma sono convinto che alla lunga Terrani farebbe meglio del norvegese.
Risparmieremmpo soldi e guadagneremmo in dignità.

luciano ha detto...

La dignità non la si perde commettendo errori mentre si cerca di fare del proprio meglio, non scherziamo.
La si perde quando si fanno imbrogli, si ruba, si alterano risultati in modo fraudolento.
Carew non è stato preso: valutarlo può essere stato un errore di immagine, per chi guarda queste cose. Uno scrupolo doveroso per guarda alla sostanza dei problemi.
Se non è stato preso vuol dire che non può dare nessun contributo. In questo senso è probabile che "alla lunga Terrani farebbe meglio del norvegese".
il problema è che Terrani non può giocare, oggi, esattamente come il norvegese, dopo che si sono fatte le opportune verifiche.
Nessuno nega che siano stati commessi errori, anche se forse, a priori, non tutti quelli che tu elenchi lo erano, almeno in relazione alle condizioni date.
Nonostante questa valanga di errori e nonostante si siano verificate situazioni oggettivamente penalizzanti, esclusa la juve stiamo nella stessa posizione di altre squadre per le quali non leggo di continue autoflagellazione dei tifosi a seguito di errori di mercato almeno altrettanto gravi e in certi casi molto di più.
Si parla di autoironia; ma l'autoironia implica affetto, implica il saper sorridere dei propri difetti.
Qui non mi sembra sia il caso: parlerei di voluptas destruendi.
ognuno segua il proprio temperamento.
io nelle persone che amo e anche nella squadra per cui tifo preferisco porre l'accento sui pregi, sulle potenzialità, che stare a menarmela a oltranza sugli errori commessi. Questi ultimi non li esorcizzo. cerco di averli chiari. Ma poi la mia attenzione si rivolge a un presente da migliorare nei modi possibili e al futuro prossimo da costruire.

E non dimentico mai che le cose sono per chi ha delle responsabilità molto diverse da come appaiono a chi pontifica senza aver nulla da perdere.

Un esempio solo: L'operazione Rocchi è stata un errore.

Vero. ma noi avevamo bisogno di un' ala e di un centravanti esperti. Avevamo pochi soldi da spendere e quei pochi preferivamo investirli su un giocatore forte ma futuribile che non poteva arrivare subito (Icardi). Non potevamo rischiare 10-12 milioni + ingaggio su un giocatore come Borriello o simili, che ci sarebbe servito solo per 4-5 mesi e avrebbe pregiudicato Icardi.
E poi avevamo il problema di far crescere livaja che giudicavamo importante ma non pronto per giocare da titolare nell'Inter.
Magari questa valutazione era sbagliata, ma non c'è controprova: giocare a bergamo è diverso che giocare nell'Inter .
Livaja ha segnato due gol inutili a bergamo, sino ad ora e Schelotto uno decisivo nel derby.
Dunque si potrebbe dire che l'arrivo per una cifra molto contenuta di Rocchi è stato un rischio calcolato, che ha consentito nel contempo l'arrivo di un'ala giudicato indispensabile, ha consentito di far fare esperienza a un giovane in cui crediamo ci ha consentito di avere i soldi per bloccare Icardi.

Forse, se guardiamo alla complessità delle situazioni anche un errore può rivelarsi non così grave.
Il punto di vista, nelle analisi, è fondamentale.

giudik ha detto...

probabilmente l'idea di sostituire Livaja con Rocchi è nata dopo Inter-Genoa, dopo che il croato al 91' ha fallito a porta libera il gol della vittoria, facendoci perdere 2 punti... si è pensato che per 4-5 mesi, a pochi spiccioli, è meglio un giocatore esperto e serio come Rocchi che un ragazzino di grande talento ma indolente e poco concentrato come Livaja, capace di numeri clamorosi come il palo contro la Roma, ma anche di errori grossolani come i gol a porta libera falliti col Genoa e in E.L.

luciano ha detto...

Giudik: può essere come tu dici. In ogni caso c'è stato un errore di valutazione (tra l'altro di limitato impatto finanziario), sempre possibile nel calcio. Non la vergogna del secolo come sembrerebbe leggendo i blog interisti

Unknown ha detto...

Se fosse così sarebbe peggio. Considerando che il titolare, un campione stellare come Diego, nella sua carriera ha sbagliato certi gol assurdi. Se questo è il motivo siamo di fronte a dilettantismo...ma non penso sia questo.

luciano ha detto...

Ma certo che non è un gol sbagliato a determinare le scelte. Però può essere una piccola conferma di un giudizio di maturazione da completare. Come dimostrano i pochissimi minuti assegnatigli in campionato, pur in una situazione di necessità (ci sono state partite in cui erano assenti sia Milito che Cassano).
Può aver sbagliato Strama a non ritenerlo maturo per fare il terzo attaccante. Però Strama lo vedeva tutti i giorni e i tifosi che ora lo rimpiangono, dopo la partita col genoa...

Karlito ha detto...

OK Luciano, poniamo l'accento sui pregi e sui concetti che possono migliorare. In quest'ottica io propongo: non cerchiamo più svincolati che CHIARAMENTE non sono più dei giocatori di calcio, come Van Nisterlooy, il cui rendimento sarebbe certamente inferiori a quello di un Forte o di un Colombi e di un Belloni o di un Terrarni o di un Garritano, che, se non altro, sono allenati.

Ovvio che nessuno di questi giovani è pronto ma sono tutti più forti, o se preferite, meno peggio, di Rocchi e compagnia bella.

Auspico in senso positivo che la dirigenza evolva il sua pensiero in questo senso.

Per quanto riguarda Livaja va benissimo che giochi a Bergamo, se Milito di fosse fatto male prima l'avrebbero sicuramente tenuto. Sfortuna pura. L'Atalanta però è la migliore piazza che ci sia per far crescere un giovane come Livaja.

Longo purtroppo sta buttando un anno alle ortiche, credo che l'Espanyol si sia rifiutato di restituirlo a gennaio, ma non so perchè, mi piacerebbe conoscere gli aspetti legali della cosa. E non capsico pechè l'abbiano trattenuto se non gli fanno vedere il campo da gioco.



Unknown ha detto...

luciano
a mio modestissimo giudizio , il problema non è il fare un errore...
come ben fece dire il buon guccini al Creatore in "la genesi" ..." chi non fa non falla"...

se prendi un jonathan non hai fatto un errore, o meglio l'hai fatto ma ci sta... in europa non ha reso come si poteva pensare...teoricamente dovresti anche riuscire a cederlo senza perderci... teoricamente...
ma se prendi un ultratrentenne che non segna da oltre un anno e non gioca da mesi non è un errore...hai la quasi matematica certezza che sarà un fallimento, o almeno... TU PROFESSIONISTA dovresti saperlo... perchè succede così in tutto il mondo...
se questo ultra30enne lo aggiungi in rosa in un reparto composto da altri ultratrentenni l'errore si moltiplica esponenzialmente perchè le probabilità di averne bisogno sono elevatissime...
se non hai obiettivi particolari da raggiungere te ne puoi anche fregare... ma se, come nel nostro caso, gli obiettivi ci sono e sono pure importantissimi non te ne puoi fregare...
non puoi limitarti a sperare che non serva o che se dovesse servire improvvisamente rinascerà a nuova carriera... e questo sperare è una reiterazione di errore...
son 2 anni che sperano che questo non si rompa, quello rinasca, quell'altro ne possa giocare 50, quell'altro ancora guarisca...
son 2 anni che poggiamo il raggiungimento degli obiettivi sulle speranze... e non una sola, ma diverse...
e non credo di doverti ricordare che fine fa chi vive sperando secondo la saggezza dei vecchi...

e, in questo caso, l'aggravante è la condizione generale dell'attacco che non ha nessuna alternativa credibile nemmeno tra i bambini...
in difesa e in mezzo anche in estrema emergenza hai alternative pescando da bernazzani... qua no...

Unknown ha detto...

e aggiungerei ancora, che questo errore ha una genesi più lontana nel tempo con, secondo me, chiare responsabilità iniziali di stramaccioni, susseguentemente mal supportato in fase di mercato estivo...
la genesi è nell'accantonamento di Pazzini... non perchè sia un fuoriclasse ma perchè era un alternativa credibile (anche tattica) , sana, già in rosa e il cui accantonamento ha provocato una serie di eventi a catena non propriamente favorevoli.
E' arrivato cassano, che adoro e farei giocare, lui si, tutte le partite e chi legge da altre parti lo sa, ma che ha di fatto chiuso coutinho e modificato l'assetto tattico originariamente previsto...
non c'è stato così modo (economicamente) di prendere un'alternativa credibile a milito, che è diventato di fatto insostituibile a meno di impiegare giocatori fuori ruolo (palacio) e modificare (ulteriormente) l'assetto tattico...
e una squadra come l'inter, con obiettivi come quelli dell'inter, non può permettersi di dipendere per un ruolo così importante da un solo giocatore per lo più 34enne...

mio modesto parere eh....(a scanso di equivoci...ste cose le dicevo già a luglio )

giudik ha detto...

non voglio dire che i 2 gol clamorosamente sbagliati da Livaja siano stati il motivo della sua sostituzione con Rocchi, ma l'atteggiamento di sufficienza e di poca concentrazione che il giocatore ha sempre dimostrato quando è stato chiamato in causa... i 2 gol clamorosamente divorati in una settimana sono l'esempio lampante di tale sufficienza, poi ci sono una miriade di palloni persi e appoggi banali sbagliati

Unknown ha detto...

Totalmente in linea con le considerazioni di Pap....

Luciano..è vero il termine dignità nn è quello più appropriato...meglio credibilità.
Al di là di questo,se mi hai letto qualche volta in questi anni ,saprai che ho quasi sempre difeso la dirigenza in termini di mercato,consapevole delle difficoltà di fare mercato con pochi..pochi spiccioli, a fronte di un più che giusto riequilibrio dei conti.
Pur nn comprendendo alcune scelte di fondo .ho sempre dato fiducia a Branca,consapevole del fatto che un conto è giudicare dall'esterno ,altra cosa è dover operare nella realtà dei fatti.

Però adesso mi sembra davvero che Branca nn sia più inattaccabile, anzi....
Guarda che per quanto riguarda Rocchi ,io nn mi sono lamentato ,anzi ero (ed un pò lo sono tuttora..) convinto che ,se potrà giocare ,qualche golletto ce lo regalerà.
Però...questa ciliegina di Carew, nn tanto per il giocatore ( ? ) in sè,ma per come si è arrivati a questa situazione è davvero troppo...

Unknown ha detto...

E poi Branca la deve smettere di fare l'ermetico ,sempre scontroso,misterioso....che diamine rappresenti l'Inter, una Società aperta a tutto il globo ,devi trasudare comunicazione,entusiasmo,voglia di costruire e dialogare ,nn arroccarti sempre.....dai !!

Unknown ha detto...

E poi la smetto.....ma che senso ha rinnovare a Cassano ..qualcuno me lo spiega ?
A meno che lui sia disposto ad entrare negli ultimi 20/30 minuti..allora potrebbe avere un senso tenerlo ancora per una stagione, ma in caso contrario...

Unknown ha detto...

su cassano...
che io sappia, vuol tornare a genova dopo il mondiale, sia che ci vada sia che non ci vada...
lo vedo quindi come un rinnovo "formale" e non "sostanziale"...

Unknown ha detto...

Speriamo..Pap..lo dico pur essendo un estimatore di Cassano, quei suoi assist al...bacio sono una goduria per chi ama il calcio,però una squadra di vertice nn può basare il proprio gioco su un giocatore che purtroppo deve fare conto con l'età e la condizione fisica.

luciano ha detto...

Nabucco: ti conosco, so che non sei una persona viscerale ma uno che ama riflettere, approfondire, sviscerare la complessità come lo è Pap, per altro leggermente più radicale di te.
Ma è proprio questo il punto.
quando ho scelto di stare in rete non ho mai pensato ad avere ampi consensi: come si fa ad avere consensi se vuoi convincere gli altri che noi tifosi (io per primo e non è un modo di dire) sappiamo poco dei fatti reali e capiamo meno degli addetti ai lavori?
Avessi cercato consensi, in un periodo non positivo soprattutto, avrei sparlato e denigrato tutti, dal presidente, ai medici, dal preparatore, ai dirigenti, dai giocatori (i più bravi perché sono anziani, i più giovani perché "non sono da inter") e non parliamo poi dell'allenatore.
Invece io sono convinto che in un momento in cui c'è da cambiare tutto ci sono pochi soldi e molti debiti, pur tra MILLE errori, la transizione stia avvenendo in modo decoroso.
E non mi sento di imbastire processi su singoli provvedimenti che io pure non approvo.
Ma la situazione potrebbe proseguire per un po' di tempo, persino aggravarsi. Secondo me è abbastanza fisiologico, perché ricordo il post Angelo Moratti, per esempio.
In un contesto di questo tipo sono io a sentirmi inadeguato e non lo dico per modestia o altro.
Mi rendo conto che il mio modo di tifare è sempre più isolato.
Sempre più incomprensibile.
Se io non mi confronto, posso mettere una pietra sopra agli errori (di cui non riesco a valutare l'effettiva gravitò in rapporto al contesto. Oppure il fatto che gli errori siano contestati anche quando...non avvengono (cfr tentativo per carew).
Con il mio modo di tifare posso sognare una squadra che tra un apio d'anni (nome più nome meno) possa schierare handa e Bardi; Rano Juan un apio di centrali di esperienza e un altro giovane già pronto, Naga Pereira, Ibrahima, forse Bandini e uno tra Peruzzi, jung e uno simile
Un centrocampo con Kovacic, Benassi Duncan, un paio di altri giovani (tipo Bellomo, Obiang Quintero).
Un atatcco on Icardi livaja Longo, un eserno come Rodrigo o drexler e magari un'altra punta di peso, più esperta.
Lo so che chi vive sperando...
Ma d'altra parte nemmeno vivere ricordando rancorosamente è un bel vivere.

luciano ha detto...

Quanto a cassano: sono sincero, le sue giocate mi incantano. ma parlando da avventore del bar sport e nulla più, senza considerare soldi, situazione di mercato, ecc, io lo cederei questa estate. non credo che Cassano accetti di fare il tredicesimo nell'anno dei mondiali. Quindi o giocherà o creerà grane..
ma oggi un attacco con Cassano Milito e Palacio (anche con l'aggiunta di icardi) è da sesto settimo posto.
Giocatori forse ancora forti, ma che non si possono prendere a dosi superiori a uno per volta, perché condizionano tutta la squadra, con la loro mancanza di rapidità di movimento o di spunto.
Se ci sono anche solo due di loro è un rischio avere i Cambiasso, ma anche i Kovacic, i Benassi, ecc. puoi giocare solo con tanti Gargano.
per me Gargano è ottimo: ma anche di giocatori come lui ne vorrei uno solo, se non c'è di meglio.

Marin ha detto...

Adesso siamo tornati pure sui casi Zarate e Forlan. E vabbe'... Non mi va davvero di riaprire questi discorsi, gia' di parlare di Rocchi mi sono stancato.

Carew si', Carew no. Non me ne importa niente. Non sono queste le cose che ti cambiano la vita. Nella peggiore delle ipotesi avremmo perso 300 mila euro. Non ne vale la pena dilaniarsi per delle minuzie. E non penso che Branca sia da crocifiggere perche' in un momento avra' magari pensato che, forse, questo ex-giocatore potesse darci una mano (fatte le debite proporzioni, anche Scholes era un ex giocatore). Ha ancora minor senso attribuirgli delle colpe una volta appurato che il giocatore in questione NON viene perche' ritenuto non idoneo. Vogliamo ritenere come reato l'averci pensato?

@NABUCCO

tu certamente non sei malato di mente, ma quelli che continuamente insultano, urlano, calunniano, sbertucciano e sminsuiscono il lavoro delle persone e le persone stesse, pur essendo nella vita reale importanti come un due di briscola, probabilmente si'. Quelli che gettano merda su questa societa' perche' non sanno fare altro.

carlo ha detto...

Già ora panchinerei cassano: al suo altare vengono sacrificati palacio (che sui sfianca e arriva sfiancato al tiro), cuchu (che schiatta dopp un tempo), guarin (che associato al barese, crea falle ma da solo farebbe la differenza), kovacic.
E non gli perdono l'addio a coutinho.

Benassi e kovacic, li voglio titolari da qui a maggio

Unknown ha detto...

@ MARIN

io sono tornato su Zarate ,Forlan, Palombo....perchè puoi sbagliare valutazione una ,due tre volte ci mancherebbe ..(io sbaglierei cento volte di più..),ma quando gli errori diventano troppi e soprattutto si sbaglia senza perseguire decisamente un progetto.. beh allora è difficile nn criticare.

Giuseppe ha detto...

@si Marin, ma magari con 300,000 euro (che raddoppiati fanno 600) ti compri un prospetto di 15-16 anni, anziché regalarli a un attore. Quindi ben vengano anche questi risparmi.

luciano ha detto...

giornata interessante a Interello, con diversi provini e anche qualche notizia di mercato giovanile.
Partiamo dai provini: abbiamo potuto vedere un centravanti proveniente dall'Estonia, un '96. Fisico poderoso, ma almeno per chi guardava da fuori poco altro da valutare. Il giocatore era chiaramente fuori dagli schemi e per una punta è difficile giocare in partitelle senza affiatamento con i compagni. la presenza di Samaden e altri dirigenti conferma però la rilevanza del provino. Altro provino per un portiere del 2000 figlio d'arte (Pallavolo, non calcio). Visto anche un portiere del '97. Se verranno presi, poi dirò da dove vengono.
Intanto conferma per l'arrivo di un forte portiere del '99 (affare concluso) .
Concluso anche l'arrivo del portiere rumeno del '97 già venuto a provare con noi in estate: contratto firmato, anche se c'erano a detta del procuratore altre squadre, tra cui la juve.
In dirittura d'arrivo sarebbe anche la trattativa per un forte centrale difensivo del '97. anche qui, a operazione chiusa e confermata, faremo il nome.

A margine, piacevole chiacchierata con alcuni esordienti 2000. In particolare Gemmi si è rivelato un ragazzo estremamente sveglio e vivace.
Si è parlato anche di singoli e mi sembra che in sostanza siano state confermate dagli stessi protagonisti le valutazioni che ho avuto occasione di esprimere sugli elementi più interessanti (al momento, perché a questa età tutto cambia in fretta)

luciano ha detto...

da fc internews una dichiarazione di Cavaliere, non proprio l'ultimo venuto, direttore dello Zagreb:
"Dal 1° Luglio la Croazia diverrà un membro della Comunità Europea ed i croati non saranno più extracomunitari. L'Inter però, a differenza delle altre squadre italiane, è arrivata per prima, assicurandosi un partner importante (NK Zagreb) sul territorio e prendendo i due giovani più promettenti e più pronti, Kovacic e Livaja".

Diciamo anche queste cose o parliamo solo dell' (inesistente) ingaggio di Carew?

Avvocheto ha detto...

Notizie interessanti Luciano, grazie.
Intanto pare che si stia stringendo per il 90 argentino Botta...dalle immagini si evince quantomeno che é un giocoliere notevole

Everybody Hertz ha detto...

Ho appena finito di vedere la partita del Tigre in Coppa Libertadores.
Botta è entrato dopo il primo tempo con gli argentini in svantaggio fuori casa.
In generale non è stata una partita facile per la squadra di Victoria perché lo Sporting Cristal si chiudeva bene e non lasciava al Tigre quella che, a detta dei telecronisti, è la sua arma migliore: il contropiede.
Botta ha sbagliato un paio di appoggi facili e spesso si è intestardito nel ricercare "l'hombre contro equipo". L'ultimo quarto d'ora di partita è stato divertente con i peruviani micidiali nei contropiedi (Arroe, '92 ex-Siena ha fatto ammattire un po' di gente) ma sciupone davanti e con Botta che ha avuto i suoi due unici lampi: nel primo gran stop al volo di sinistro e appena la palla ha toccato terra destro di prima nel corridoio con l'attaccante argentino che si è accentrato e con un tiro a giro ha sfiorato il palo lungo; nella seconda si è incuneato in area ma da dieci mentri nemmeno con la visuale abbastanza libera ha ciabattato a lato. Che dire, come dice Avvocheto è un bel giocoliere. Gli ho visto usare entrambi i piedi ed indugiare troppo nel dribbling. Quando vuole se ne disfa subito e il suo gioco ne guadagna. Rispetto al nostro Alvarez è più trequartista, è più rapido sul breve (Ricky in progressione non è una tartaruga come molti sostengono) ma mi sembra con un impatto fisico minore. Il fatto che sia comunitario e a parametro zero lo rende appetitoso. Prenderlo col Parma sarebbe una bella idea, giusto per vederne l'impatto con la serie A.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

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AL82